MATTEO
9 Marzo 1988, nasce Matteo!!! …Primogenito, da parto spontaneo, semplice…Gravidanza tranquilla, con alimentazione e “cure” macrobiotiche (per evitare qualsiasi medicinale!). Tra i 3 e i 4 mesi ci accorgiamo che in certe condizioni di luce la sua pupilla è trasparente, vedi oltre…un po’ come gli occhi rossi sulle foto…e soprattutto quando è stanco gli occhietti sono incontrollati, si muovono a pendolo.
Fissiamo un primo controllo oculistico: viene riconosciuto nistagmo a pendolo con albinismo oculare. L’oculista ci informa che non si può fare niente, che non ci saranno né miglioramenti né peggioramenti, e che Matteo non potrà guidare (…ma ha solo 3 mesi!!!). Il medico ci chiede se può chiamare i suoi allievi per far osservare a loro questo caso, raro da vedere dal vero, che si studia solo sui libri di solito. Torniamo a casa col solo consiglio di non esporre Matteo alla luce diretta del sole, con la prescrizione di “occhialini” da sole tutti in gomma (mettiamo una tendina sul passeggino per rendere più piacevoli le passeggiate all’aria aperta). Prossimo controllo in età scolare.
Quando gattona e si sposta, Matteo ogni tanto si ferma, credo a meditare. Ho sempre pensato che “ricostruisse” i percorsi fatti, come per supplire alla poca vista con rappresentazioni mentali… Il tempo passa, Matteo impara a parlare, a camminare, va sul triciclo, sulla bici con e senza rotelle. Insomma, il suo sviluppo procede “nella norma”: ha una spiccata propensione al ragionamento, a filosofare, lo interessano argomenti “da grandi”, ma non ci preoccupiamo. Anzi! Ho sempre pensato che Matteo fosse molto gratificato dal suo “sapere” e lo sosteniamo!!!
Quando Matteo ha 4 anni, nasce Sergio: lui è il grande di famiglia e Sergio si dimostra subito molto “fisico”. Sicuramente Matteo ha necessità di misurarsi…forse un po’ di più, nel suo caso. Conosciamo un centro oftalmico infantile presso il quale ci affidiamo. È il momento di quantificare, di misurare… Una settimana consecutiva di esami e sedute quotidiane: la sua capacità visiva è tra i 2 e i 3 decimi. Il caso di Matteo non richiede intervento chirurgico e rimarrà invariato nel tempo. Non so se esserne felice: tutto sommato il mio bambino fa le cose che fanno gli altri!!! Rimaniamo ancorati a questo centro: nei due anni successivi ci aspetta “la settimana estiva”: sotto la guida organizzativa e amorevole della responsabile conosciamo altri bambini della stessa età , con la stessa diagnosi (Matteo è il più fortunato), che vengono da diverse parti d’Italia … Noi abbiamo la fortuna di tornare a casa tutte le sere, dalla nostra famiglia!!! Qui ricordo varie figure, terapisti, pedagogisti, psicologi…Incontravano il gruppetto o il singolo bambino, la mamma o il gruppo di mamme. Avevano proposte, erano disponibili per qualsiasi confronto…. Ricordo di essere stata sgridata perché avevamo insegnato a Matteo ad andare in bici per la strada!!! E poi ricordo che lui non si spiegava perché i suoi amici Augusto, Emiliano e Jacopo non amassero palla e palloni, i suoi preferiti: in realtà la scarsa capacità visiva impediva loro di percepire in tempo lo spostamento repentino della palla!!!!
“Matteo noi siamo proprio fortunati!! Tu fai tutto!!!”…Lo ripeto a lui…E a me stessa!!!
Una terapeuta gli insegna ad usare velocemente con le dieci dita la tastiera del computer. Ci viene “passato” dall’ASSL un ingranditore: se appoggiato sul testo lo ingrandisce sullo schermo, ci viene consigliato una sorta di banco che si rialzi, tipo leggio, per preservare la colonna vertebrale… L’ingranditore…non è stato molto usato, lo abbiamo regalato anni dopo ad una maestra che stava perdendo la vista…Il banco, “NO, diverso dagli altri bambini proprio no!!” così troviamo un prezioso “Nonno Odino” (in realtà nonno della sua amica Marta) che ci costruisce un leggio da appoggiare sul banco. Durante tutta la scuola elementare questo rimane l’unico sussidio. Rimane l’inghippo della 104: Matteo non ha bisogno del sostegno scolastico, ma noi genitori sì, per accompagnarlo ai vari appuntamenti sanitari. Così iniziamo una trafila, non proprio simpatica, ma per un paio di anni ne abbiamo diritto.
… A quattro anni ci accorgiamo con stupore che Matteo sa leggere: noi gli avevamo insegnato solamente a riconoscere il suo nome sulla bavaglia dell’asilo!!! (….montagne M….i due martelli TT…)Il suo piacere ed interesse verso il ragionamento è spiccato, trascorre ore e ore…..si interessa a tutto , dai dinosauri ai templari!!!! Crescendo, i controlli oculistici sono solo di routine: cresce il bulbo oculare e occorre centrare la lente, lente che permette solo di focalizzare un po’. Ormai siamo abituati così, questo è il solo modo di vedere che Matteo conosce!!! Crescendo, per fortuna, Matteo sviluppa sempre più le sue capacità logiche, intellettive, di ragionamento, e anche le sue capacità motorie. Ci stupiamo che ami giocare a ping pong (?????), e poi sa nuotare, giocare a calcio, frequenta per alcuni anni un corso di karate, gli piace, penso possa essergli utile una sorta di difesa personale…!
Ma non si può proprio far niente?
…Così nell’estate del 1999…partiamo…tutta la famiglia… A Pechino! Partiamo con un gruppo di Italiani che vogliono imparare per vari motivi l’agopuntura tradizionale…Una dottoressa cinese potenzia con una sorta di martelletto di gomma, in tantissimi punti che passa e ripassa!!! È una specie di vacanza, ci sentiamo coccolati da tutti… La primavera successiva ospitiamo per un mese una collaboratrice della dottoressa che quotidianamente ripercorre i punti… Ma non otteniamo nulla! Il motorino, la patente…Sono passati senza problemi…L’episodio più doloroso che ricordo nell’età adolescenziale è stata la NON idoneità del medico sportivo…a giocare a calcio….con i suoi amici !!! Un fulmine a ciel sereno…ma qualcuno prima o poi…avrebbe dovuto vestire questo ruolo!!!
Grazie al Cielo anche stavolta un Angelo è venuto in nostro aiuto: l’allenatore di Matteo…lo fa giocare …col cartellino di un altro ragazzo…ancora oggi ringrazio Giovanni!!!!
Dopo la scuola media, Matteo decide di proseguire gli studi al liceo scientifico (…mille studenti…) : ci fidiamo di lui!!! In questo periodo dall’oculista ci vengono proposte lenti a contatto molto particolari, create su misura e…su colore …personalizzate: sono in via di sperimentazione con l’intento di schermare la luce, evitando l’occhiale da sole. Matteo prova questi occhiali che però non vengono utilizzati per molto, gli aspetti positivi sono meno numerosi dei fastidi (nei luoghi chiusi, scarsa luce). Maturità più classica che scientifica e si iscrive a filosofia, laurea breve, poi lunga. Massimo dei voti… Suo fratello gli chiede al termine di ogni esame se il 30 è con lode o senza…è l’unica differenza!!!! Mentre frequenta l’università, che ritiene “facile”, lavora con mio marito quasi tutte le mattine…dalle 5 alle 10…poi treno a Milano. Al liceo incontra anche la “morosa storica”: Chiara: insieme crescono. Quando escono guida lei…per 6….7 anni. Matteo inizia una collaborazione part-time da casa con una fondazione spagnola cristiana no profit (pro vita, pro famiglia, contro aborto…) studia lo spagnolo e … Non c’è più Chiara.
“Mamma, vado a Madrid!”
Non sono mai stata una mamma chioccia e benedico Dio per questo!!!
…Sono passati quattro anni, si è sposato con Oana, è nata Miriam questa primavera (QUARANTENA da soli a Madrid!)
Quest’anno il lavoro li ha portati a Bergamo….cosa altro ci aspetta??!!!
SONO una mamma super fortunata!!!